Avere un cane cambia la vita. Si diventa genitori a tutti gli effetti, anche se il “figlio” ha quattro zampe e comunica in modo diverso. Ma proprio come ogni relazione profonda, anche quella con un cane può presentare dei piccoli squilibri. Spesso non ce ne accorgiamo, ma alcuni nostri comportamenti – nati magari da affetto, ansia o abitudine – possono diventare segnali d’allarme. Non per il cane… ma per noi.

In questo articolo esploriamo 5 red flag nei dog parents: comportamenti o atteggiamenti che indicano un legame sbilanciato, poco consapevole, o persino disfunzionale. Nessuna accusa, solo uno spunto di riflessione. Perché un cane felice ha bisogno di un umano equilibrato.

1. Scarsa attenzione emotiva verso il cane
Cibo, uscite, veterinario: tutto in regola. Eppure qualcosa manca. Alcuni dog parents, pur presenti fisicamente, sono emotivamente assenti. Non leggono i segnali del cane, non colgono i suoi bisogni relazionali, non si sintonizzano davvero.

2. Routine poco strutturate
Ogni giorno è diverso, gli orari saltano, le passeggiate sono casuali. Può sembrare libertà, ma in realtà è instabilità. I cani hanno bisogno di una routine prevedibile per sentirsi al sicuro.

3. Proiettare emozioni eccessive sul cane
“Sei l’unico che mi capisce”, “Senza di te sarei perso”, “Mi basta guardarti per stare meglio”. Frasi che sembrano d’amore… ma che possono nascondere un’eccessiva proiezione emotiva. Il cane diventa il contenitore delle nostre fragilità, un rifugio che sostituisce il confronto con le persone.

4. Mancanza di educazione e socializzazione
“Lo lascio libero di fare ciò che vuole”, “Non mi va di stressarlo con il guinzaglio”, “Non lo porto al parco perché non gli piace”. Dietro certe scelte si cela la mancanza di confini e stimoli relazionali, che nel tempo possono creare disagio anche nel cane.

5. Eccessiva dipendenza dal cane
“Non esco se lui non può venire”, “Non viaggio più”, “Non riesco a lasciarlo nemmeno un’ora”. Certo, è bellissimo condividere il tempo con il proprio cane. Ma quando diventa impossibile separarsene, è il momento di fermarsi a riflettere.


Essere un dog parent consapevole è un atto d’amore. Non serve sentirsi in colpa. Se ti sei riconosciuto in uno di questi segnali, sappi che non sei solo. Amare il proprio cane significa anche interrogarsi sul proprio ruolo, crescere come persona per farlo stare meglio. A volte basta un piccolo cambiamento. Altre volte può essere utile confrontarsi con uno psicologo o un educatore. L’importante è non chiudere gli occhi. Perché quando tu stai meglio, anche il tuo cane respira meglio.

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E ricordati: un buon dog parent si riconosce anche da quanto sa mettersi in discussione.